Ivan Rajcic fuori rosa. Della serie le brutte notizie non vengono mai da sole. All’indomani della sconfitta di Foggia, condita dalla peggiore prestazione della stagione, il club rossoblù ha diramato una breve nota in cui ha reso noto il drastico provvedimento preso nei confronti del centrocampista croato. “Motivi disciplinari”: questo è quanto emerso dalla nota.
Nel pomeriggio di ieri, mentre la Casertana si è ritrovata presso il quartier generale di Marcianise per riprendere la preparazione in vista del match interno contro il Monopoli, Rajcic si è allenato da solo allo stadio “Pinto”. La società ha preferito non addentrarsi nei particolari della vicenda, evidenziando come sia un atto dovuto alla luce del provvedimento adottato e che gli equilibri dello spogliatoio siano la priorità assoluta. Facile, però, ricondurre il tutto all’esclusione in occasione del match di Foggia. Allo “Zaccheria”, infatti, Romaniello aveva deciso di ridare spazio a Capodaglio, al rientro dell’infortunio, facendo riaccomodare in panca l’ex Bari che bene aveva fatto contro Akragas e Lupa Castelli. Una grana scoppiata proprio nel momento meno opportuno quando c’è da metabolizzare subito una sconfitta amara. D’improvviso la Casertana si è riscoperta vulnerabile e priva di quella lucidità alla base delle sue fortune. I campani hanno sofferto la pressione alta e sistematica del Foggia. Niente manovra, attacco evanescente e difesa nel pallone. Una serata storta in cui niente e nessuno si è salvato.
Questa volta l’approccio alla gara è stato da dimenticare. Casertana impaurita, rinunciataria e incapace di imporsi. Dall’altra parte, invece, un Foggia brillante, dinamico e arrembante. Ogni affondo sembrava potesse far male. «Non ci è riuscito nulla di quanto abbiamo provato nel corso della settimana»: emblematico il commento del tecnico Romaniello nell‘immediato post partita. Di contro, però, novanta minuti sottotono non possono bastare per dimenticare quanto di buono mostrato nelle precedenti occasioni. Questa volta le mosse del tecnico non hanno premiato. Non ha dato frutti la scelta coraggiosa di buttare nella mischia il buon Mangiacasale dopo una settimana di lavoro differenziato, come lo stesso Capodaglio non è riuscito a riproporsi sui soliti livelli. Chiaro che in una partita da dimenticare come quella dello Zaccheria, però, è quanto mai sbagliato soffermarsi sui singoli. Proprio per questo Romaniello ha voluto focalizzare la sua attenzione subito sulla sfida contro il Monopoli. Restano le cinque lunghezze di vantaggio sulle dirette inseguitrici Foggia e Lecce e quei 27 punti conquistati con prestazioni convincenti. Da depennare, inoltre, tra i campi da calcare quelli caldi di Lecce, Cosenza, Catanzaro, Agrigento e Foggia.
Insomma c’è da soffermarsi sugli errori commessi, senza perdere di vista quanto fatto e l’obiettivo primari, ossia una salvezza tranquilla. Campo e risultati restano la medicina migliore. Intanto dall’infermeria si attendono buone notizie per Maikol Negro. L’ex Salernitana la scorsa settimana è stato fermato da un nuovo infortunio muscolare. Lavoro differenziato per l’attaccante alla ripresa e le sue condizioni in netto miglioramento. Il suo rientro permetterebbe all’allenatore di disporre di una delle sue migliori bocche di fuoco e, magari, sfruttare a pieno le caratteristiche di Alfageme, spesso adattato nel ruolo di prima punta. Calma e sangue freddo. La Casertana è pur sempre la capolista.
Corriere dello Sport