Al San Paolo la legge è uguale per tutti – Esultano tifosi comuni ed autorità!
Tutta Napoli ama il Napoli, in ogni strada, nelle piazze e al San Paolo. Vip e gente comune, in uno stadio che sta quasi per straripare. La notte è importante, Napoli sa che deve farsi sentire. In tribuna ci sono le autorità, anche se non hanno bandiere azzurre: sono due ambasciatori, quello di Corea e quello d’Indonesia. Si godono la partita e sorridono, cercano di non sembrare di parte, ma il “Napule” che ricopre i distinti li sorprende e li fa applaudire con vigore. Anche i volti del gruppo di attori di Made in Sud, che generalmente in tv sono sorridenti sono tesi. Ma bastano una manciata di secondi… Il Napoli la mette dentro e tutta la tribuna vip fa un balzo in piedi. Anche il presidente dell’autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone. Sorrisi ed entusiasmo anche qualche poltroncina più in là dov’era seduto il procuratore Giovanni Colangelo, e dove si godeva lo spettacolo anche il procuratore generale presso la Corte d’Appello, Luigi Riello. Al San Paolo la folla, imponente, aveva iniziato ad assieparsi già
due ore prima dell’inizio del match. L’appello a non accalcarsi per poter effettuare i controlli è stato ascoltato dai tifosi e l’attesa dell’inizio del match si è trasformata in una lunghissima festa con l’orecchio alla radiolina per ascoltare Sassuolo-Fiorentina. Poi, c’è stato un momento nel quale il San Paolo è rimasto
completamente muto. Il minuto di silenzio in memoria di Luca De Filippo. Chi bazzica lo stadio sa bene che, anche in questi momenti, il silenzio non è mai totale. Invece stavolta c’era una pace totale e solo al fischio di Orsato il San Paolo si è sciolto in un applauso lungo e vero. Intanto in tribuna d’onore c’era Thohir, arrivato con un leggero anticipo rispetto a De Laurentiis. Ma i veri Vip della serata erano sparpagliati in ogni angolo del San Paolo: bambini. Emozionati, sorridenti…con la maglia ufficiale o quella comprata sulle bancarelle. Nella notte controllata, loro sono stati l’altra faccia della medaglia, quella dello sport che ancora regala emozioni. Lo si legge su Il Mattino
La Redazione