Luigi Tramontano: “Higuain vs Icardi, al San Paolo si balla il tango”
Il Pipita è il Re indiscusso del gol, Maurito stenta ma vuole incrementare il suo bottino personale
Inter-Napoli è una sfida dalla mille chiave di lettura; Mancini contro Sarri, la solidità dell’ Inter, contro la qualità offensiva azzurra. Ma anche la sfida tra numeri nove, centravanti di sfondamento e di movimento, di potenza, rapacità e cinismo che tuttavia appartengono a mondi lontanissimi, se non contrapposti. Si scrive Napoli – Inter, si può anche leggere Hguain vs Icardi, attesi da una settimana e una gara dai copioni diversi. Il primo, bomber ritrovato dopo una stagione a sprazzi, condita da doppiette in grande stile a qualche errore sotto porta e farcita con un rigore di troppo sparato alto. Reduce dalla fatiche con la Nazionale, giusto il tempo di consolidare la vittoria col Verona, per poi essere tenuto a riposo nella passerella in Belgio in Europa League, ma sempre tonico, in tensione e a caccia di gol. Rinato con Sarri è principe del gol della seria A a quota 10 centri. L’altro invece ha fatto il percorso inverso esploso nella Sampdoria, poi consacrato lo scorso anno alla corte di Mancini dove si è aggiudicato il titolo miglior capocannoniere della scorsa stagione. Oggi invece Maurito fatica a trovare la via del gol, come tutta l’ Inter eccenzion fatta per la scorsa settimana, dove in un sol colpo ha trovato un gioco discreto e ben 4 gol, uno proprio di Icardi. Argentini entrambi, e stesso numero di maglia, con doppia nazionalità; francese di nascita il ” Pipita ” nato a Brest ma naturalizzato argentino, Italo-argentino ” Maurito ” nato da padre di origine piemontese. Stop, fine delle similitudini, si perché si può essere argentini, centravanti, bomber, numeri nove, ma diversi allo stesso tempo fuori e dentro al rettangolo di gioco.
PERSONALITA’: Esplosivo, provocatore, twittomane, che per lunghi tratti della sua nuova avventura all’Inter ha fatto parlare di se più per il gossip e le perfomances amorose, che per quanto fatto in campo, Icardi appartiene alla generazione dei « Bad boys », di quelli << Belli, ma allo stesso tempo possibili >>. Estroverso, tutto tatuaggi e mondanità, caratterino di fuoco, scivola sulle copertine per pettegolezzi e intrecci amorosi con la bionda, procace, sensuale modella Wanda Nara, soffiata all’ex amico Maxi Lopez, sempre pronta ad immortale sui social ogni aspetto della propria vita privata. Il Pipita viceversa, che è nel momento più alto della sua carriera, si fa raccontare al massimo per cene con i genitori, lasciando ai professionisti del settore, solo poche briciole bionde e qualche bel locale alla moda. Si, perché della sua vita privata si sa davvero poco; a lui non piace tanto parlare, preferisce farlo in campo a suon di gol. Taciturno, antipersonaggio, una condotta top secret sulla quale vigilano spesso i suoi familiari che spesso gli vengono a far visita a Napoli. L’esatto apposto del suo connazionale, ma che come lui ha in comune gli occhi di mezza Europa addosso, e continue offerte attorno a sè.
IN CAMPO: Parola al campo, dove sia Mancini che Sarri faranno di tutto per far brillare le loro stelle a colpi di tango. Ma chi farà invece ballare le difese avversarie ? Higuain è uno che segna in continuazione, gioca a disposizione della squadra, sa trasformarsi in assistman e sacrificarsi, oltre a essere capace di prendere palla, liberarsi di ogni difensore e andare in porta. In pratica una vita di gol e grandi giocate. Ventidue anni, scuola Barcellona e caratteristiche da punta centrale, invece, per el Niño del partido come è soprannominato dalle sue parti. Possente, classica punta centrale, veloce e tecnica allo stesso tempo, con il fiuto del gol, Icardi è un rapace d’area di rigore, ma che stenta in questa stagione, infatti, ha collezionato solo 11 presenze con 4 reti ( briciole rispetto ai numeri di Gonzalo ). Per il resto l’attaccante del Napoli gioca in simbiosi con la squadra e spesso la trascina, Mauro l’aspetta, capitalizzando al massimo, anche perché sotto porta ci sa fare e come, ritrovando il gol dopo un lungo digiuno una settimana fa. Uomo chiave nello scacchiere di Sarri uno, punta di diamente della piramide di ferro di Mancini, l’altro. A poche ore dalla partita una cosa è certa: il Pipita non ha alcuna voglia di mollare e farsi scippare lo scettro di capocannoniere proprio sul più bello raggiungendo insieme al Napoli traguardi importanti; ma dall’altra parte troverà un Icardi orgoglioso e fiero di sè, cha farà di tutto per incrementare il suo bottino gol, e rendere più facile la vita alla sua Inter consolidando la testa della vetta. Storie di gol, presenti e futuri che infiammeranno la notte del San Paolo…
A cura di Luigi Tramontano