E’ già tempo di Napoli-Inter: schemi, risorse e punti fermi

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Mutazione e cambiamento. Cambia in base al gioco degli avversari e non ha una formazione tipo: è questa l’Inter di Mancini, la duttilità e il midificare gli schemi sono i principi fondamentali che stanno alla base della squadra del Mancio. Vale così anche per i giocatori, anche se poi ci sono quelli da cui il tecnico di Jesi mai farebbe a meno (Handanovic, Miranda, Murillo, Medel) ma per il resto tutto ruota attorno a un principio: come giocano gli altri, così gioca l’Inter. Fino ad adesso un solo flop, contro la Fiorentina. Altra musica per il Napoli di Sarri invece. Il tecnico toscano dopo 3 partite ha trovato la quadra giusta e non ha mai cambiato. Non si parla di titolarissimi, ma di una formazione che rispecchia le esigenze del tecnico. 11 titolari con a seguito degli ottimi innesti da inserire ogni qualvolta ce ne sia bisogno e che non modificano la qualità del gioco azzurro. Sarri, per cambiare uno dei suoi titolari, deve o averlo infortunato o squalificato. Una sola volta, da quando ha varato il 4-3-3 c’è stato un cambio per ragioni tecniche: col Genoa, quando all’inizio Mertens è stato preferito a Insigne. (tratto da Il Mattino)

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La Redazione

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