La 13^ giornata di Serie A propone una sfida storica tra due squadre del nostro campionato che ad oggi occupano differenti posizioni di classifica e lottano per obiettivi ben diversi, ovvero Verona-Napoli.
In campo può sembrare una partita come le altre, ma il contesto che c’è intorno di sicuro non la etichetta come una 
semplice gara. Verona-Napoli gode anche di un altra sfida oltre a quella del terreno di gioco, ovvero quella sugli spalti. Le due tifoserie non si sono mai amate e forse mai lo faranno, provocandosi tra loro anche quando le proprie squadre militavano in categorie diverse, con sfottò striscioni e cori che erano parte integrante delle curve di appartenenza. Tanti sono gli episodi che caratterizzano queste due squadre e in particolare questa partita che ha come precedenti ben 38 match disputati allo stadio Bentegodi di Verona con un bilancio perfettamente in equilibrio di 13 vittorie ciascuno e 12 pareggi tra Serie A, Serie B e Coppa Italia.
I Verona-Napoli più significativi sono stati disputati principalmente negli anni 80, durante il periodo Maradona, 
quando il Verona di Osvaldo Bagnoli riuscì anche a vincere uno scudetto nel 1985. Uno dei primi episodi di odio tra le due squadre avvenne nel 1983, quando il brasiliano Dirceu passò dal Napoli al Verona e gli scaligeri al suo arrivo gli fecero uno striscione che diceva “Ora non sei più straniero”. Quindi, proprio in quegli anni le partite erano sentite sia in campo, dato l’alto livello delle due squadre, sia sugli spalti, andando a creare da parte del tifo veronese una sorta di terrorismo territoriale invocando il Vesuvio in tanti striscioni.
Non possiamo però, noi napoletani, non ricordare il Verona-Napoli della stagione 2006/2007 finita sul risultato di 1-3 nel campionato di Serie B. Quello fu il match decisivo che permise al Napoli di Mr. Reja di avere un piede e mezzo in Serie A con un gol di Dalla Bona al 94′ che mise fine ad una partita dura, tesa ed emozionante sia dal punto di vista tecnico-tattico che psicologico.
Quindi domenica non sarà affatto una semplice partita…
A cura di Michele Landolfi
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