Ritrovato, probabilmente come nessun altro nel Napoli di Maurizio Sarri. Adesso che sembrano risolte anche quelle amnesie difensive che ne offuscavano il valore, Faouzi Ghoulam si è ripreso la fiducia di tutti. Il tecnico non se ne priva praticamente mai, considerando anche il fatto che Strinic, l’alternativa all’algerino sulla fascia, sembra ancora parecchio in ritardo nell’adattarsi al nuovo allenatore. Corsa a non finire e un buon piede quando si tratta di crossare: queste due qualità di Ghoulam non sono mai state messe in dubbio. Piuttosto, del giocatore si contestava una forte mancanza di concentrazione nei movimenti difensivi, sia in situazione di fuorigioco sia in fatto di diagonali e marcature. Chiaramente, sono fattori che ne hanno condizionato molto la valutazione. Eppure, invece, Wenger pensava che portandolo all’Arsenal avrebbe potuto migliorarlo. Il club londinese le ha provate tutte per acquistare a titolo definitivo l’algerino, prima di ricevere il rifiuto secco di De Laurentiis all’ultima offerta di 12 milioni di euro. Il presidente ha detto di no, in estate, a una plusvalenza del doppio, su Ghoulam. Insomma, una scommessa vera e propria. Ma l’avvento di Sarri, inizialmente, non aveva giovato al terzino. Con l’arrivo di Hysaj, l’allenatore ha preferito puntare sul giovane albanese (seppur fuori ruolo, essendo destro), piuttosto che sull’ex Saint-Etienne. E il Napoli, anche per questo motivo, non era partito affatto bene in campionato. Una rinascita di squadra, dunque, cominciata attraverso le scelte effettuate sui singoli, prima ancora che sul modulo. Jorginho in regia e non Valdifiori, Ghoulam a sinistra con Hysaj spostato a destra, fiducia a Koulibaly: il 4-3-3 ha fatto tutto il resto. Il lavoro di Sarri è partito, dunque, dalla correzione dei difetti individuali, che hanno reso possibile la creazione di un gioco non solo bello e concreto, ma anche compatto nella metà campo difensiva.
Il momento magico di Ghoulam non si ferma solamente al Napoli, ma continua anche con l’Algeria, di cui è un protagonista indiscusso. In occasione della sosta, la sua nazionale ha battuto nel doppio incontro la Tanzania (2-2 e 7-0) e ha conquistato l’accesso alla fase a gironi delle qualificazioni ai Mondiali 2018. Nella goleada di martedì scorso, l’esterno ha addirittura siglato una doppietta: prima su un calcio di punizione, per la rete del raddoppio; poi su calcio di rigore per il gol del 5-0. Fonte: Il Roama
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