ESCLUSIVA – Valentina Esposito (centr. Napoli Carpisa): “A Bari la Carpisa ha i mezzi per fare una grande prestazione. Obiettivi? Tireremo le somme a fine stagione”

Il capitano azzurro analizza il momento in campionato e pensa anche alla Coppa Italia

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Il Napoli Carpisa Yamamay ha iniziato al meglio il campionato di serie B, tre gare ed altrettante vittorie e lancia ufficialmente la sfida a compagini come Chieti e Roma per la risalita in massima serie. Ilnapolionline.com ha intervistato il capitano della squadra azzurra Valentina Esposito sul momento delle “tarturughine” e sugli obiettivo della società del presidente Carlino.

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Domenica pomeriggio la Carpisa ha battuto per 1-0 il Salento, che tipo di match è stato allo stadio “Collana”? “Dovessi analizzare solo il risultato direi che è stato ovviamente positivo, sul piano del gioco potevamo fare di più. C’è da sottolineare che la nostra squadra è molto tecnica e il campo del “Collana” non era in perfette condizioni. Conosco il valore delle mie compagne di squadra e sono certa che faranno sempre meglio in occasione delle prossime sfide tra campionato e Coppa Italia”.

A tuo avviso dove può arrivare la compagine azzurra in questo campionato di serie B? “A me non piace sbilanciarmi sugli obiettivi della squadra, fino ad ora abbiamo incontrato buoni avversari ma non ancora compagini come  Chieti e Roma, solo dopo queste partite potremo capire il nostro reale valore, sicuramente siamo una compagine tosta e vogliamo giocarcela fino alla fine per i primissimi posti, poi a fine anno tireremo le somme”.

Lo scorso anno hai giocato nella Torres, che tipo di esperienza è stata per te? “Direi fantastica, sono stata in un ambiente che mi ha accolto benissimo, una società glorioso che ha vinto numerosi titoli, senza contare che ho avuto il piacere di allenarmi con calciatrici del calibro di Toma, Morra e Domenichetti, che mi hanno certamente insegnato tanto. Mi dispiace che quest’estate sia stato decretato il fallimento della società rossoblu, credo che sia stata la sconfitta di tutti e mi auguro che quanto prima torni nel calcio che conta, perché è un club glorioso e merita le migliori fortune possibili”.

Per quanto riguarda la serie A, chi sono le tue favorite per la conquista del tricolore? “Fino ad ora nella massima serie si sono disputate solo tre giornate di campionato, quindi è ancora presto per dare i primi giudizi, certo a leggere i vari organici, credo che le più attrezzate siano Verona e Mozzanica. Nella compagine scaligera gioca Valeria Pirone e mi farebbe piacere se vincesse lo scudetto, per quanto riguarda la squadra bergamasca, oltre al bomber Giacinti, sono state acquistate alcuni elementi dalla Torres come Giugliano e Bartoli, perciò possono dire la loro. Ovviamente non sottovaluterei anche il Brescia e la Fiorentina che hanno delle rose davvero forti, però dovessi sbilanciarmi direi Agsm Verona e Mozzanica”.

Sabato giocherete contro il Pink Bari, una gara importante di Coppa Italia. Sfiderete anche ex giocatrice che hanno militato nella Carpisa come: Morra, Privitera e Riboldi, che gara prevedi in terra pugliese? “Per me sarà un onore riabbracciare mie ex compagne che hanno giocato con i colori della Carpisa, oltre la mia compagna alla Torres Fazio, è chiaro che non sarà un match facile, però dovremo scendere in campo e dare il massimo per passare il turno. Sarà gara secca e dovremo restare concentrate fino alla fine per poter passare il turno”.

Lo scorso anno il Napoli calcio femminile è arrivata al quarto posto con una rosa molto giovane, quest’anno con più esperienza dove può arrivare? “Io mi alleno tutti i giorni con loro e posso dire che dal punto di vista tecnico non sono seconde a nessuno. Lo scorso campionato, non avendo mai giocato a livelli professionistici sono andate molto bene, al di là di ogni più rosea aspettative, perciò per quest’anno sono fiduciosa. Per conquistare i primissimi posti dovranno essere tutte molto costanti come rendimento e sono convinta che se crederanno in loro stesse, ci potremo levare tantissime soddisfazioni”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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