Qualche settimana fa a Mario Candia, promettentissima punta napoletana classe 2003, roccioso nel fisico agile nei movimenti,sono arrivate due comunicazioni. Una firmata West Ham, l’altra Manchester United. Dicevano più o meno così: saremmo lieti se potessi fare un provino per noi. I primi avevano visto Mario in diversi tornei italiani ed esteri, non ultimo quello disputato a Barcellona, i secondi ne avevano apprezzato le qualità al camp organizzato dallo United la scorsa primavera. Un viaggio per imparare l’inglese giocando a calcio. La mamma avrebbe voluto mandarlo una settimana al college. Papà Ugo, da ex calciatore amatoriale, e grazie agli ottimi voti a scuola, promise una lezione d’inglese sì ma più leggera, in cui il simple past o present perfect si sarebbero potuti imparare anche calciando una sfera. E la maglia dello United addosso era un premio. «Solo che il destro e il sinistro di Mario hanno fatto innamorare tutti e, dopo una iniziale selezione al camp, Mario ha disputato la finale dei giochi di abilità: dribbling, tiro in porta,palleggio». Ad insegnare il destro e sinistro Rossano Vettosi presidente della Scuola Calcio Petrarca che assieme a Peppe Mollo divide i suoi 100 bambini tra il Virgiliano ed il San Germano. «Ora Mario – continua-è sulla lista“rossa”dello United. Continuerà a giocare per la Pasquale Foggia nei giovanissimi regionali ma lo United sarà sempre informato dei suoi progressi pronto a richiamarlo in Inghilterra quando avrà quattordici anni se la promessa dovesse diventare realtà».Oggi sarà allo stadio per seguire il match di Premier contro il West Bromwich. C’è la classifica da risalire a caccia dei cugini del City. «Entrare all’Old Trafford è stata una emozione incredibile – racconta Mario- Poi ci siamo allenati sui campi della prima squadra e nell’intervallo della partita di Premier faremo una esibizione proprio sul campo dove giocano Rooney e gli altri compagni. È stato bellissimo eravamo in trenta provenienti da tutto il mondo. L’inglese? Ormai lo conosco bene, non ho avuto problemi». Il sogno è la Premier. Il campione ammirato del Manchester Memphis Depay ma… «Il mio idolo è Insigne. Ho il suo stesso ruolo e mi esalta quando gioca». Come dire al cuore napoletano non si comanda anche se si gioca in un paradiso del calcio mondiale.